Pieve
de Loppia
Julio Vanni
Loppia!
Paesino recondito
Tra montagne
E pianura di fiori
Dove il Loppora
Di liquido cristallino
Scende cercando il Serchio.
Pieve silenziosa
Di tanti antenati sconosciuti
E porta sepolcrale
Del tempo infinito.
Li, il gene lontano
Del figlio dell´emigrante
Che torna nostalgico
Trova lessenza d´ un passato
Che lui non sa
Se veramente é esistito.
Loppia!
Paesino allegro
E malinconico
Allo stesso tempo.
Chiesina di tanti battesimi
Matrimoni felici
Messe festive
E camposanto fiorito
Dove riposano
Quelli che aspettano ancora
Nel silenzio sepolcrale
Una preghiera damore
Di chi arriva nostálgico
Cercando il bel passato
Lamentando gli anni perduti
Senza la tenerezza
Dei nonni e genitori
Dimenticati nel tempo.
Loppia!
Dei cipressi e delle querce
Della vita e della morte
E dell´aria fresca
Che scende dalla Garfagnana
Baciando i boschi
Pieni di odori melliferi
Ed uccellini canori
Che cantano canzoni di pace.
Li arriva
La gente che cerca
La pace vivificante
Dopo giorni di lavoro
Per assorbire l´ energia
Della natura inebriante
Piena di incantesimi
E bellezze misteriose
Di una inconfondibile solitudine.
Ah, Loppia!
Benedetta pieve misteriosa
Cerchiata di paesini belli
Dove si trovano
Il mio passato
Ed il presente
Con tanti amici e cugini gentili
Che vivono tranquilli
Nella tua periferia.
E vero che ti amo tanto... tanto.
Ecco perchè
Ritornando in Brasile
Porto nel cuore la nostalgia
Ed in tasca
Un pezzettino del tuo suolo fertile
Per consolarmi
Nel mio riposo finale.
Ponte allAnia (Lucca)
Itália, settembre di 2002