Cognomi
Imbarazanti
Giuseppe D'Angelo
La rilettura di un libro
di Enzo Biagi Ï come italiani, mi offre
lo spunto per scrivere queste note sui cognomi che, in qualche modo,
risultino risibili o ignominiosi, creando in chi ne è il portatore,
naturale imbarazzo e disagio.
Dice il grande polemista italiano: Una volta,alla radio, un
bravissimo giornalista, Gigi Marsico, fece una esilarante intervista
com un bravuomo che dalla nascita viveva un dramma: si chiamava
Pernacchio. Cercava disperatamente una soluzione.
Ricordo che nellelenco telefonico di Milano alla lettera C figurava
una signora dallidentità imbararazzante: Culin Rosa.
Da un articolo di Andrea Lambertini imparo che in base alle
norme di legge contenute nel Regio Decreto 1238 cè un
ripiego per i cognomi ridicoli, vergognosi, o che denotano origine
illeggittima.
Sembra che il maggior numero di richieste di un cambiamento si registri
in Puglia, dove si segnalano diversi Pisciavino, Cacchio e Chiappa,
mentre in Campania sono in imbarazzo, al momento delle presentazioni,
i signori Muio e Mastronzo, e in Sicilia hanno qualche problema le
famiglie Ficarotta. Attenti i coniugi Vacca a non battezzare la figlia
Vera. Anche il Nord há i suoi Contacessi, Bastardi, Maiale,
Pissarotti, Finocchi, Finocchi, Figuccio e Purgato, e non potevano
mancare i Puzzone.
Se è vero che si è sempre figli di qualcuno,
il portare un cognome daí connatati sentiti come offensivi,
non dovrebbe esser importante, ma lo è il modo come lo si onora.
Come diceva il drammaturgo tedesco Hebbel, Non ciò che
luomo è, soltanto ciò che fa è il patrimonio
che non potrà mai perdere.
Comunque non solo il vecchio ma anche il nuovo codice civile italiano
viene incontro a chi voglia liberarsi di un cognome imbarazzante,
concedendo a richiesta dellinteressato il cambio. Infatti il
titolo VIII dell Ordinamento dello stato civileallart.
!53 prevede che Chiunque vuole cambiare il cognome o aggiungere
al proprio un altro cognome deve farne domanda al presidente della
Repubblica. Alla fine di un lungo e lento iter burocratico, il cambio
è concesso sempre che non vi sia opposizione da parte di qualcuno
che ravvisi di essere pregiudicato dallatto. E ancora, allart.158
è detto esplcitamente: In nessun caso possono essere
attribuiti, in via di cambiamento del precedente cognome, (...) cognomi
di importanza storica, o appartenenti a famiglie illustre o comunque
note sia nel luogo in cui trovasi latto di nascita del richiedente,
sia nel luogo di sua residenza, né cognomi che sono denominazioni
di località, né casati iscritti nellelenco ufficiale
della nobiltà italiana, predicati, appellativi o cognomi preceduti
da particelle nobiliari.
È curioso osservare che anche in tempi andati, luso di
cognomi com segni caratteristici spregiativi ,era molto diffuso. Varie
pubblicazioni riportano casi come quello di un tale Petrus Futevetula,
un altro di Guillemus Culus niger che diventa Guillemus Culus Aureus
in diversa occasione.
Insomma, i pregiudizi non hanno né limiti di tempo, né
di spazio.
Porco
Questo cognome è presente in quasi tutta Italia, ma com una
frequenza differenziata per regione. La sua origine è da ricercare
in diversi soprannomi e nomi dellepoca medievale che hanno la
loro base nei nomi comuni porco,porcello e porcella e le loro varianti
locali ( la napoletana puorco e porku,porceddu e porkeddu in Sardegna
), utti derivanti dal lat. porcus. È superfluo dire che i connotati
di tali appellativi sono chiaramente spregiativi e offensivi.. È
pur vero, però, che in molti casi, chi assumeva tali nomi,
voleva dimostrare di essere umile e, in certo qual modo, di essere
portato a automortificarsi. Porcari,Porcaro e Purcaro, sicuramente
derivano dal nome di mestiere relativo al guardiano di porci. Porcile,
invece, è legato a quei centri inci si allevavanoi suini
Diffusione: come anzidetto questa forma cognominale si trova disseminata
per tutta la Penisola, com varianti a seconda della regione. Porco
e Porchi sono forme tipiche della Calabria; Porciello appartiene specificamente
a Napoli; Porcu, Porcù, Purcheddu e Porqueddu riguardano larea
sarda.
Varianti e derivati: oltre a quelli già segnalati sono abbastanza
frequenti: Porcelli, Porcellini, Porcelluzzi, Porcini, Porcacci, Porciani.