Mosaici 
            a Rio
          Antos Venturi
          
Credo 
            che tutti noi, se non da adulti, quando ancora bambini, ci siamo divertiti 
            a creare immagini con questa tecnica, per la quale si possono utilizzare 
            i materiali piú diversi: dalla carta ai sassolini colorati, 
            dalle tessere di vetro alle piume duccello, daí marmi 
            alle conchiglie.
            Forse per il fatto che anche i piú piccoli, si cimentano ad 
            inventare forme decorative a mosaico, fin dallinfanzia 
            dellArte troviamo esempi di opere eseguite utilizzando 
            i materiali piú svariati. Oggetti ed edifici decorati con questa 
            tecnica, sono stati rinvenuti dagli archeologi sparsi in tutto il 
            mondo: dallAsia, allEuropa ed anche in América, 
            dove alcuni popoli utilizzavano turchesi ed altre pietre dure per 
            decorare oggetti, o componevano splendide decorazioni policrome, con 
            piume e conchiglie. 
            Di questa tradizione, esistevano due esempi interessanti a Rio de 
            Janeiro. Sul terrazzo del Passeio Publico, che si affacciava sul mare, 
            cerano due padiglioni, uno su ogni lato, decorati allinterno 
            il primo con mosaico di piume, laltro di conchiglie, questi 
            edifici furono demoliti negli anni 30, durante i lavori di atterro 
            per la formazione di Praça Paris.
            Certamente peró, i mosaici piú famosi ed importanti, 
            prodotti dalla cultura occidentale, non erano questi, sono da ricercare 
            nellantichitá ellenistico-romana e nel periodo della 
            cultura bizantina.
            I mosaici romani piú antichi, di etá repubblicana, erano 
            eseguiti utilizzando pietre locali, per questo la gamma cromatica 
            era limitata, spesso al solo bianco e nero, talvolta con laggiunta 
            di qualche preziosa tessera colorata, ma in epoca posteriore, 
            quando Roma dominava un vasto impero, venivano importati in Italia 
            marmi di ogni colore per rivestire e decorare edifici. Le parti di 
            lastra lapidea che avanzavano, ulteriormente spezzettate, servivano 
            come tessere per i grandi mosaici policromi che decoravano pavimenti 
            e pareti delle residenze (domus) dei ricchi patrizi e, in epoca posteriore, 
            anche della classe media (cives).
            La tecnica per realizzarli é complessa ed erano necessari degli 
            specialisti, differenziati per le diverse competenze che, dal progetto 
            portavano alla realizzazione dellopera.
            Il Pictor Imaginarius, disegnava la composizione, era lartista 
            che dava forma allimmagine desiderata, utilizzando un supporto 
            leggero e colori.
            Pictor Parietarius, era lo specialista che adattava la forma e la 
            proporzione del disegno, alla parete o al pavimento sul quale doveva 
            essere eseguito.
            Il Pictor Musivarius, era colui che posava il mosaico e studiava gli 
            effetti di colore e le possibilitá cromatiche, in relazione 
            ai materiali utilizzati.
            Infine, il Pictor Tessellarius era specialista in mosaici pavimentali; 
            i quadri centrali di queste composizioni, spesso erano confezionati 
            in laboratorio e trasportati sul luogo di posa, dove era stato preparato 
            il fondo.
            Furono i romani a divulgare questa tecnica, che é insieme funzionale 
            ed artistica, favorendo la creazione di laboratori in tutto limpero, 
            tanto da poter affermare che é un retaggio della cultura romana, 
            la maniera importata dal Portogallo al Brasile, di posare su marciapiedi 
            e piazze la pietra portoghese, in due o tre colori, per formare disegni 
            sempre diversi.
            Ricordo che nei primi tempi del mio soggiorno a Rio de Janeiro, fui 
            colpito dalla larghissima diffusione del mosaico pavimentale per uso 
            pubblico, perché si presta ad assumere tutte le forme desiderate 
            sia sul piano che accompagnando dislivelli e rampe.
            É facile da togliere quando si rende necessario un intevento 
            nel sottosuolo, facile da ricomporre con lo stesso disegno (regola 
            che non sempre viene rispettata), una volta terminati i lavori; ma 
            forse cominciano a scarseggiare gli artigiani in grado di ricomporre 
            lo straordinario campionario di motivi decorativi che, a me, sono 
            serviti anche come indicatori di percorso, dato che riconoscevo 
            le strade ed il marciapiedi del palazzo dove abitavo dai disegni, 
            composti usando come tessere i cubetti di pietra nei colori tradizionali: 
            bianco, nero e rosso.
            É straordinario, poter riconoscere un luogo, avendo a disposizione 
            soltanto la fotografia di una parte della pavimentazione musiva. Il 
            disegno del calçadão di Copacabana é inconfondibile 
            e famoso in tutto il mondo, ma per chi é pratico della cittá, 
            non sono meno marcanti i disegni pavimentali di praça Floriano, 
            di Ipanema, i grandi blasoni di praça Tiradentes e tanti altri 
            motivi decorativi in molte strade e piazze, dove la fantasia degli 
            artisti progettisti, si é espessa in armonia con larchitettura 
            degli edifici, potendo contare su degli ottimi esecutori.
            Se nella maggior parte dei casi, le tradizioni decorative legate allarchitettura, 
            sono state abbandonate con lavvento del modernismo, a Rio de 
            Janeiro si verifica il fenomeno contrario, per quanto riguarda le 
            pavimentazioni pubbliche, ovvero il recupero, da parte di artisti 
            moderni, della tradizione musiva carioca. Mi riferisco, in particolare, 
            alla geniale personalitá di Burle Marx, che ha saputo dare 
            un nuovo impulso alla tecnica del mosaico, attualizzando laspetto 
            formale delle composizioni, per adattale alla nuova architettura ed 
            alla nuova urbanistica. Il complesso decorativo dei marciapiedi della 
            Avenida Atlantica in Copacabana, visibili soprattutto dallalto 
            (elicottero o piani alti degli edifici), é un gigantesco mosaico 
            monumentale, creato col gusto della nostra epoca, forse unico al mondo 
            per dimensioni e qualitá dellinserimento urbanistico. 
            
            
Con 
            lo stesso spirito, di attualizzare un tipo di pavimentazione tradizionale 
            e di riqualificazione dellambiente urbano, lo stesso artista, 
            concepisce il complesso musivo pavimentale del largo da Carioca, disegnato 
            da questo Pictor Imaginarius contemporaneo, con grande 
            senso dello spazio, rifuggendo i decorativismi di spirito eclettico 
            e decadentista, eppure recuperando la tecnica antica, la professionalitá 
            degli artigiani e luso di un materiale (la pietra portoghese), 
            che si stava sostituendo con formelle di cemento dette autobloccanti 
            .
            Lultimo esempio, forse il meno felice, vuole porre lattenzione, 
            sulla pavimentazione di praça XV. Ho ascoltato molte critiche 
            riguardo il disegno, perché trae origine da un centro 
            non giustificato storicamente, ed anche riguardo le dimensioni del 
            disegno, che non percebibile dai pedoni, perché in scala troppo 
            grande. Al riguardo circolano anche illazioni, meno credibili, come 
            quella che il disegno sarebbe stato fatto per una piccola piazza circolare 
            di una cittá storica italiana, e riproposto a Rio, dopo essere 
            stato ingrandito in Autocad.
            Io trovo che anche queste polemiche, possano dare occasione tutti 
            noi, che abbiamo occasione di camminare sopra queste opere dellingegno 
            umano, di guardare con piú attenzione i disegni sui quali 
            distrattamente posiamo i nostri piedi: sono mosaici, spesso di grande 
            valore artistico, per la realizzazione dei quali hanno contribuito 
            il Pictor Imaginarius, il Pictor Parietarius, i Pictores Musivaria 
            ed i Pictores Tessellaria, proprio come nellantichitá, 
            quindi un invito: fate attenzione a dove mettete i piedi.
          Continua nella
            prossima edizione.