Seduttori
e seduttrici: ce ne sono due tipi, ecco la differenza
Ci sono due tipi di seduzione.
La prima è quella divistica. Che è più importante
per le femmine perché sono eroticamente attratte da chi eccelle,
da chi è ammirato, desiderato da tutti. E il riflesso
di un antico istinto biologico per cui la femmina sceglie il maschio
che emerge, il più forte, il più coraggioso, il più
astuto, quello che prevale sugli altri e li scaccia. In questo modo
si procura il patrimonio genetico maggiormente pregiato. Oggi i maschi
non competono fisicamente, ma simbolicamente. E sono più desiderati
coloro che emergono per ricchezza, potere, bellezza o fama. Un tempo
il cavaliere nella sua splendente uniforme poi, con il diffondersi
del cinema, il divo dello schermo, come Rodolfo Valentino. In seguito,
con il costituirsi di una cultura adolescenziale, i divi rock per
cui impazziscono le ragazzine.
Oggi i personaggi televisivi che dominano lo schermo anche solo per
qualche mese. In tutti costoro la potenza seduttiva deriva dalla notorietà.
Se non sapesse chi è, quella stessa donna che guarda adorante
il suo divo, non gli rivolgerebbe uno sguardo. Certo anche i maschi
desiderano le attrici, le ballerine, le veline, le cubiste delle discoteche,
ma la loro attrazione è spesso puramente erotica, superficiale,
raramente diventa passione.
Il secondo tipo di seduzione invece non ha nulla a che fare con il
divismo. E fondata sullindividuo, sulle sue capacità
personali. Ci sono maschi e femmine che esercitano una attrazione
erotica quasi irresistibile.
Incominciamo dai maschi. Il grande seduttore è un uomo profondamente
attratto dalla femminilità, che ama veramente le donne. In
ciascuna riesce a vedere qualcosa di straordinario, di unico, di desiderabile,
e glielo dice, glielo fa sentire. Anche quando si trova in mezzo a
un gruppo di quattro o cinque donne, comunica loro una sorta di eccitamento,
una vibrazione e ciascuna si sente la prescelta. Quando parla a una
donna, quando la guarda, la fa sentire avvolta dal suo desiderio,
dalla sua ammirazione, e sollevata in alto come una dea. Egli si mostra
sempre forte, sicuro di sé ma, nello stesso tempo, sa diventare
dolcissimo, delicato. La sua parola è suadente, rassicurante,
poetica, ipnotica.
Ricordiamo che la seduzione è possibile perché, nel
profondo, proviamo piacere nellessere sedotti. Ci piace sentirci
eccitati, sentir crescere dentro di noi il desiderio, poi cercare
di resistere e, infine, dimenticare i doveri, abbandonarci, cedere
senza più pensare.
Anche la grande seduttrice fa sentire luomo importante, desiderabile,
unico. Ma non basta. Ne eccita lerotismo. Lo stimola con labbigliamento,
i gesti e il sottile gioco dello scoprirsi e del coprirsi. Poiché
lerotismo maschile è visivo, più che comunicargli
emozioni, gli evoca immagini. Gli racconta cosa ha fatto in modo che
lui la veda in una festa, su una barca, corteggiata, desiderata, o
in casa, in attesa, desiderabile. Sa bene che gli uomini, anche se
oggi sono più incerti e deboli di lei, sognano sempre una donna
fragile da difendere lottando contro un drago o contro un avversario
che la insidia.
Ma deve stare attenta a giocare con la gelosia. Perché vi sono
due tipi umani opposti. Alcuni ne sono eccitati. Desiderano una donna
finché cè un rivale a cui strapparla e, quando
sono sicuri di possederla, perdono ogni interesse. Ma altri, al contrario,
temono la gelosia e, se vengono fatti ingelosire, spariscono.