Diritto Comunitario Europeo: una prospettiva per l'America Latina

Lafayette Pozzoli

La ricerca ha cercato di approfondire la teoria e la prassi del diritto comunitario, sviluppatosi nell’Unione Europea (UE) sopratutto a partire dagli anni 40. Si è tentato, inoltre, di offrire un sussidio allo studio del diritto comunitário nascente nel continente americano, specialmente nell’America latina.
Il diritto comunitario non costituisce un’unificazione internazionale del diritto e non va nemmeno confuso con il diritto nazionale o internazionale. Non si tratta neppure di sostituire il diritto delle singole nazioni. Attualmente i rapporti fra gruppi di paesi sono una realtà, risultante da un sistema politico che s’impone, che comincia dall’interesse economico e cerca di arrivare ad un’integrazione anche nelle aree politica, sociale e culturale. É questa la relazione regolata dal diritto comunitario.
Il diritto é destinato agli uomini e deve stimolare e promuovere la persona umana. Allo stesso modo, considerando la necessità di va-lorizzare la realtà locale, il diritto comunitario deve rispettare i valori di ogni popolo. Non é difficile vedere nel diritto comunitario europeo un paradigma per il diritto comunitario latino-americano.
Per questo abbiamo scelto di studiare il diritto comunitario europeo. Un diritto nuovo che rispetta la cultura di ogni Stato-nazione.
Il lavoro si articola, metodologicamente, in tre parti ed è completato da un’appendice (contenente la Carta dei diritti fondamentali, la Cartina indicativa delle monete e delle banconote in euro ecc.).
Nel Primo Capitolo si propone una ricostruzione storica del diritto, analizzando la nascita di alcuni sistemi giuridici e la loro interazione, fino ai giorni nostri, con il diritto internazionale, gli ordinamenti giuridici nazionali e il diritto comunitario sviluppatosi nell’Unione europea. Oltre ai sistemi giuridici Romano-germanici e al Common Law, abbiamo analizzato anche i sistemi Socialista e Islamico, in modo da capirne le differenze e facilitare la comprensione del diritto comunitario. Sono queste ultime delle forme differenti di produzione, interpretazione e applicazione del diritto, la prima valorizzando (eccessivamente) il diritto derivato dello Stato (come accade, ad esempio, in Cina), la seconda traendo fondamento da un’entità trascendente (il numero dei musulmani, attualmente, supera i 1.300 milioni).
Il Secondo Capitolo si articola e s’incentra sul presente, con considerazioni sull’evoluzione dell’Unione europea, delle istituzioni comunitarie (il Parlamento, la Commissione, i Consigli dell’Unione e dell’Europa, la Corte di Giustizia e la Corte dei Conti) e delle interazioni reciproche, nonché sui Trattati e la Carta dei diritti fondamentali. Abbiamo affrontato, inoltre, le politiche comuni della Comunità, specialmente il percorso dall’unione economica all’unione monetaria, con la presenza dell’Euro. Fra gli innumerevoli altri organi dell’Unione nel 1992 fu creato il Mediatore europeo, con l’obiettivo di meglio garantire, attraverso il diritto di petizione, la protezione dei diritti dei cittadini in caso di cattiva amministrazione, rafforzando, in tal modo, il controllo democratico sulle istituzioni comunitarie.
Il Terzo capitolo tratta, infine, del processo di globalizzazione dell’Unione europea, nella prospettiva dell’integrazione dell’America latina, attraverso la costruzione di un diritto comunitario proprio. In altre parole, abbiamo voluto capire come la storia evolutiva dell’Unione potrà contribuire, fornendo il buon esempio, a migliorare lo sviluppo dell’integrazione nell’America latina.
Lo studio in oggetto è stato effettuato nel momento in cui l’Unione europea sta vivendo un processo d’allargamento, che prevede l’ingresso di nuovi 12 Stati, formando una comunità di 27 paesi-membri. La Comunità ha cominciato a prepararsi all’avvenimento già con il Trattato di Maastricht (1992) e, successivamente, attraverso i Trattati di Amsterdam (1996) e Nizza (2001). In questo contesto è allo studio anche una futura Costituzione europea, che rappresenta un’importante preoccupazione delle autorità comunitarie e dei cittadini europei.
Ancora in questo terzo capitolo abbiamo approfondito lo studio dell’identità latino-americana, all’interno di una tendenza che non considera qust’ultima una conquista finita, ma la ritiene, al contrario, ancora una grossa sfida che si rinnova momento dopo momento. Tutto questo si riflette nei processi d’integrazione in corso, in particolare nel Mercosur, Patto andino, Gruppo di Rio, Gruppo dei tre, Caricom, Aladi e Alca.
La conclusione della ricerca ruota attorno al processo di globalizzazione in corso nella storia dell’umanità, che sta influenzando, significativamente, il processo d’integrazione nell’America Latina.
È possibile identificare, in tale processo, due strade da seguire. La prima è quella dove prevale la legge del più forte, dell’interesse economico, che può generare violenza disseminata o terminare in tragedia.
L’altra strada è quella del diritto. Un diritto promozionale della persona umana, sul modello del diritto comunitario, che rispetta le culture delle popolazioni locali e che si lega fortemente con la storia morale e giuridica, vissuta da ciascun popolo.
La ricerca può già essere consultata in numerose biblioteche, fra le quali: in Italia, presso l’Università “La Sapienza” di Roma e l’Università Europea (IUE), di Firenze (http://www.iue.it); in Brasile, a Marília (SP) presso la Fondazione di Insegno Euripides Soares da Rocha di San Paolo, presso la PUC/SP (campus Perdizes) e l’IASP (Istituto degli Avvocati di San Paolo), a Rio de Janeiro presso l’Università Estasio di Sa.
È in corso la traduzione in portoghese del lavoro in vista di una futura pubblicazione, di cui il lettore sarà opportunamente informato.

 


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