Città Vecchia

Umberto Saba

Spesso, per ritornare alla mia casa.
prendo un'oscura via di città vecchia.
Giallo in qualche pozzanghera si specchia
qualche fanale, e affollata Ë la strada.

Qui tra la gente che viene che va dall'osteria alla casa o al lupanare,
dove son merci ed uomini il detrito
di un gran porto di mare,
io ritrovo, passando, l'infinito
nell'umiltà; Qui prostituta e marinaio, il vecchio
che bestemmia, la femmina che bega,
il dragone che siede alla bottega
del friggitore,
la tumultuante giovane impazzita
d'amore,
sono tutte creature della vita
e del dolore:
s'agita in esse, come in me, il Signore.

Qui degli umili sento in compagnia,
il pensiero farsi
più puro dove più turpe è la via.

 


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Mosaico Italiano #13

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