Giuseppe Ungaretti

Poeta italiano nato in Alessandria d´Egito, vissuto a Parigi prima di trasferirsi finalmente in Italia - e il suo canto-memoria ad un ragazzo arabo in eterno esilio nel suo sentimento di paria.

In memoria

Locvizza il 30 settembre 1916

Si chiamava
Moammed Sceab
Discendente
di emiri di nomadi suicida
perchè non aveva più
Patria
amò la Francia
e mutò nome
Fu Marcel
ma non era Francese e non sapeva più
vivere nella tenda dei suoi
dove si ascolta la cantilena
del Corano
gustando un caffè
E non sapeva
sciogliere
il canto del suo abbandono
L’ho accompagnato
insieme alla padrona dell’albergo dove abitavamo
a Parigi
dal numero 5 della rue des Carmes
appassito vicolo in discesa
Riposa
nel camposanto d’Ivry
sobborgo che pare
sempre
in una giornata
di una
decomposta fiera
E forse io solo
so ancora
che visse

Giuseppe Ungaretti

TRADUÇÃO

In memoria

Locvizza, 30 de setembro de 1916

Se chamava
Moammed Sceab
Descendente
de emires de nômades
suicida
porque não tinha mais
Pátria
amou a França
e mudou o nome
Foi Marcel
mas não era Francês
e não sabia mais
viver
na tenda dos seus
onde se escuta a cantilena
do Corão
saboreando um café
E não sabia
separar
o canto
do seu abandono
Eu o acompanhei
junto com a dona da pensão
onde morávamos
em Paris
no número 5 da rua de Carmes
triste ladeira em descida
Repousa
no cemitério de Ivry
subúrbio que parece
sempre
em um dia
de uma
decomposta feira
E só eu talvez
sei ainda
que viveu

Sonia Gibelli

COMMENTI sulla traduzione: Alcuni criteri di scelta sono basati sulle nuove teorie di “traduzione del culturale” che vede la traduzione come divulgatrice di cultura, principalmente della cultura “dell’altro”. Così è che la manutenzione nel testo tradotto dei nomi propri nella lingua originale instaura nel lettore un immediato straniamento che lo rimette ad un “luogo altro”, straniamento necessario all´apprendimento del senso del testo. L´indirizzo: rua de Carmes: esiste una difficoltà di ordine formale-estetica: se tradotto nella forma usuale della lingua tradotta (LT), il numero verrebbe dopo il nome della via, provocando rottura di ritmo, di sonorità, di tutto il verso; scegliendo una traduzione parziale, oltre che l´intaurazione dello straniamento, si ottiene la possibilità di inserire naturalmente un indirizzo in forma non usuale nella LT.

Sonia Gibelli é pós-graduada em tradução pela Uerj e mestranda da UFF

 


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