Un nuovo
dizionario bilingue per le comunità di lingua italiana e di
lingua portoghese
Il Progetto
E in preparazione,
ad opera di un gruppo di traduttori e accademici brasiliani, un nuovo
dizionario bilingue italiano-portoghese, sotto il patrocinio dellimportante
editore brasiliano Martins Fontes. La proposta iniziale della casa
editrice era stata di modernizzare un piccolo dizionario che in verità
aveva già i suoi anni, il Parlagreco, ma di fronte alle esigenze
del mercato si è optato poi per la elaborazione di un dizionario
più ampio, a partire dal quale, in una fase successiva, si
potrà elaborarne un altro più ridotto. In questo modo,
la versione maggiore sarà rivolta ad un pubblico più
esigente (composto di traduttori, professori e altri professionisti
che lavorano con il bilinguismo), mentre la versione ridotta, di costo
minore, si rivolgerà ad un pubblico composto soprattutto di
turisti, lettori non specialisti e studenti delle due lingue.
Un'ottica
brasiliana
Lobiettivo principale
dellopera è la creazione di un dizionario brasiliano,
dal momento che tutti i dizionari più utilizzati (Spinelli-Casasanta,
Porto [Mea] e Parlagreco) sono stati elaborati fuori dal Brasile,
con una netta preferenza per il portoghese di Portogallo. Ad eccezione
del dizionario della casa editrice Porto, di cui esiste una riedizione
recente, tutti gli altri sono decisamente sorpassati, e lo Spinelli-Casasanta,
sebbene la copertina si fregi della dicitura portoghese (brasiliano),
è basato in realtà sul portoghese che si usava in Brasile
più di cinquantanni fa, di stampo squisitamente europeo.
Perché la necessità di un dizionario brasiliano,
se Portogallo e Brasile parlano la stessa lingua? Ecco unaffermazione
già alla radice suscettibile di discussione, se si è
addirittura potuto sostenere, da parte di taluni studiosi, che si
tratti di lingue differenti. Per quanto questa tesi, in
ultima analisi, appaia insostenibile, non cè dubbio comunque
che si tratti di varianti tanto lontane fra loro da determinare problemi
di comprensione tra i loro parlanti. In termini di dizionari bilingui,
la scelta a favore di una delle varianti comporta conseguenze di tre
tipi:
L'approccio
Abbiamo detto sopra che
lintenzione è di fare un dizionario in due versioni:
una ampia e una più sintetica, indirizzate a pubblici differenti.
La caratteristica distintiva del nostro dizionario è il fatto
che si propone di venire incontro alle necessità anche di chi
traduce per motivi professionali. È vero che il gruppo è
stato spinto a questo approccio perché composto in parte di
traduttori, ma questa non è lunica ragione e forse nemmeno
la più importante. Il fattore che influisce in modo determinante
sulla produzione di un dizionario, al giorno doggi, è
il tipo di società globalizzata nella quale viviamo, in unepoca
in cui la comunicazione tra i popoli avviene ad una velocità
mai vista né immaginata in precedenza, con uno scambio intenso
di informazioni di tutti i tipi. Da questo punto di vista è
chiaro che il repertorio dei dizionari bilingui esistenti è
insufficiente. Questa carenza è sentita in modo estremamente
acuto in Brasile, dove le vicissitudini causate da successive crisi
economiche hanno bloccato negli ultimi venticinque anni lespansione
di diversi settori, tra i quali spicca anche quello librario. La mancanza
di investimenti nella elaborazione di dizionari è tanto accentuata
da aver generato una forte domanda di dizionari monolingui, cosa che
ha obbligato, per decenni, gli studiosi e gli specialisti brasiliani
ad accomodarsi nel letto di Procuste di opere carenti come lAurelio
e il Michaelis. Neanche luscita dello Houaiss è bastato,
apparentemente, ad accontentare un pubblico tanto assetato. Per quanto
riguarda i dizionari bilingui, la carenza non si sente solo in relazione
allitaliano. In tutta onestà, non si può dire
che oggi ci sia unofferta soddisfacente di questo tipo di opere
per nessuna lingua, neppure per linglese, che è ovviamente
la lingua più curata. Una situazione catastrofica è
quella del francese, ma questa è una questione su cui non ci
soffermeremo qui.
In quali aspetti pratici si manifesta questo tipo di approccio? 1.
preferenza per traduzioni attraverso termini equivalenti, con ricorso
a definizioni solo quando la parola ha una grande specificità
culturale;
2. esemplificazione limitata agli aspetti contrastivi;
3. grande importanza attribuita ai termini tecnici;
4. aspirazione alla maggior ampiezza possibile, il che significa inserimento
di un grande numero di voci;
5. inclusione di eventuali accezioni antiche e regionali in voci con
accezioni moderne predominanti.